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Cosa fare quando in famiglia arriva il fratellino o la sorellina

Come gestire l'arrivo di un fratellino

Tanti genitori ci chiedono come come gestire l’arrivo di un fratellino o sorellina in famiglia, preoccupati perché si devono affrontare piccoli grandi cambiamenti nella routine quotidiana. Ci si ritrova a gestire nuove emozioni, gelosie, nuove richieste di attenzione, cambi di comportamento inaspettato. E in tutto questo manca il tempo!

Il nuovo arrivato è molto impegnativo!
La situazione è complessa, tra il lavoro, la casa, i fratelli, la giornata finisce prima ancora di essere riusciti a sbrigare gli impegni della mattinata.

Proviamo, insieme al team di Crescere Insieme, ad approfondire come gestire l’arrivo di un fratellino o una sorellina; le diverse fasi che portano ad accogliere il nuovo nato in famiglia, per dare qualche utile consiglio alle mamme e ai papà.

Come gestire l'arrivo di un fratellino
Come gestire l’arrivo di un fratellino o di una sorellina

Cosa fare prima della nascita

In gravidanza, mentre il corpo della mamma cambia è importante iniziare già a raccontare del fratellino in famiglia. Ricordiamoci che le diverse età dei fratelli sono importanti, perché i più grandi potranno già capire quanto i genitori stanno raccontando, mentre i più piccoli saranno un po’ meno consapevoli, perché fino ai 3 anni i bambini si accorgono delle cose soprattutto quando accadono. Quindi, non riescono a immaginare ciò che ancora non è successo.

In entrambi i casi però parlare del prossimo futuro è importante. I genitori potranno coinvolgere i fratelli raccontando quello che sta succedendo, ma soprattutto quello che succederà, e coinvolgerli, quando possibile, nelle visite di controllo, nella preparazione delle stanze e della casa.

Nella fase di attesa, soprattutto con i più grandi bisognerà dedicare tempo al rapporto intimo, quello che consentirà di incoraggiare le domande, la verbalizzazione delle paure, paure del cambiamento ma anche, importantissima, la paura per la salute della mamma.

Frasi semplici come:

  • “Mamma starà bene, non ti preoccupare”,
  • “Mamma andrà qualche giorno in ospedale ma i dottori si prenderanno cura di lei” avranno un effetto molto potente per la serenità dei bambini.

Dobbiamo sempre pensare che anche quando i bambini non fanno domande la loro capacità immaginativa è straordinariamente attiva e può portarli, a volte, a immaginare degli scenari che possono essere molto peggiori rispetto alla realtà. Per questo nascondere loro anche alcuni aspetti meno positivi dell’arrivo del fratellino non è mai la strada giusta. Spesso i genitori, guidati dall’entusiasmo e dal desiderio di far vivere al meglio l’arrivo del bambino in famiglia, raccontano solo le cose positive, quasi a voler minimizzare gli aspetti più critici.

Le frasi come “Avrai qualcuno con cui giocare” a volte possono creare confusione perché per i primi periodi il nuovo arrivato non potrà giocare, anzi, impegnerà la mamma, piangerà tanto e attirerà su di sé tutte le attenzioni. Per questo anticipare anche le criticità sarà molto importante e consentirà di preparare il terreno senza distorcere troppo la realtà futura.

E poi la mamma va in ospedale

Quando la mamma va in ospedale si entra in una nuova fase da vivere con attenzione e delicatezza. La preparazione sarà stata utile per spiegare ai fratelli che l’allontanamento sarà breve e che in ospedale si prenderanno cura della mamma e del fratellino. Poi si potrà coinvolgere la famiglia nella preparazione della borsa per l’ospedale e spiegare che la mamma non scomparirà ma si potrà sicuramente andare a trovarla. Tutto questo è importante per evitare la sensazione di abbandono che potrebbe mettere ansia ai fratelli lasciati a casa.

Durante la preparazione sarà anche importante avere attivato una rete di supporto alla famiglia, zii, nonni, amici del cuore che possano sostenere il papà nel periodo in cui la mamma è assente. Anche dormire fuori potrà essere una soluzione per questi giorni in cui il papà fa avanti indietro dall’ospedale. A patto che sia qualcosa che è già accaduto perché se il fratellino o la sorellina non hanno ancora mai dormito fuori casa allora non sarà assolutamente questo il momento migliore per farlo.

Appena sarà possibile sarà importante andare a trovare il nuovo nato e la mamma in ospedale e riunire la famiglia intorno al nuovo evento.

Come gestire l'arrivo di un fratellino
Come gestire l’arrivo di un fratellino o di una sorellina?

Quando si arriva a casa, cosa fare?

Finalmente a casa: i fratellini più grandi potranno vedere da vicino il piccolo arrivato e sarà importante incoraggiare anche la fisicità seppur con le dovute attenzioni. Sfatiamo il mito dell’igiene a tutti i costi e non assilliamo i bambini con frasi come “hai le mani pulite?”, “non toccargli la faccia!”… basterà qualche piccolo accorgimento, far lavar le manine appena si entra in casa o per la merenda senza necessariamente associare l’atto al contatto con il fratellino neonato.

E lo stesso vale per la paura che i fratellini possano far male al più piccolo. Mettiamoli in un posto molto sicuro e lasciamo che si esprimano con la fisicità, fisicità importante per costruire quel legame profondo che crescerà sempre più nel tempo. Non lasciamo che i fratelli possano temere di essere considerati ‘pericolosi’ nei confronti del neonato. Fiducia e prudenza andranno gestite con armonia da entrambi i genitori, una nuova situazione che si costruirà insieme, giorno per giorno.

E se la mamma è sempre stanca?

Questo è un aspetto molto comune, spesso la mamma rientra dall’ospedale ancora non in perfetta forma e la stanchezza e la spossatezza si fanno molto sentire. Anche in questo caso sarà stato importante aver preparato la famiglia a questa eventualità in modo che i fratellini non si aspettino di fare tutto quello che facevano prima con la mamma. Ci vorrà qualche giorno, forse qualche settimana.

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Il rapporto esclusivo con il neonato

Il fratellino appena arrivato richiede spesso la mamma tutta per sé, per l’allattamento, per la nanna, per le coliche, e allora che fare con i fratellini? Condividere il maggior numero di esperienze possibili è la soluzione migliore. Iniziamo a suddividere i compiti, molti momenti come la nanna, le coliche e i cambi potranno essere delegati ai papà e negli altri potremo tenere i fratellini vicino, magari sfogliando un libretto o raccontando una storia.

L’ideale è riuscire a organizzare dei momenti esclusivi con i figli gestendo al meglio la giornata. Ad esempio, se al mattino i fratellini hanno l’asilo o la passeggiata con la nonna, la mamma potrò concentrarsi totalmente sul neonato. In questi primi giorni mamma e bambino vivono l’importantissima fase di attaccamento, attaccamento che si cementa proprio nel primo periodo e che a volte, seppur sia assolutamente naturale, fa nascere nelle mamme dei sensi di colpa rispetto al fratello o alla sorella più grandi.

Al rientro del più grande si potranno creare diversi momenti di intimità tra mamma e figlio per ascoltare il racconto della giornata o per la merenda o per fare qualche gioco insieme. In termini di intimità ed esclusività si dovrà creare un delicato ma stabile equilibrio. Ricordandosi che il neonato avrà molti spazi ‘privilegiati’ come la notte, i momenti del giorno in cui i fratellini sono all’asilo, a scuola o a fare altre attività. Sarà proprio in questi momenti che il neonato potrà ricevere in modo esclusivo tutte le attenzioni della mamma, che non sarà costretta a togliere tempo alla famiglia.

Il consiglio più importante? Evitiamo di fare tutto di corsa

E infine un ultimo consiglio ma non meno importante. Evitiamo di correre, di vivere in modo concitato tra un momento della giornata e l’altro, organizziamoci per prendere il giusto tempo e concederlo ai bambini. I bambini odiano le situazioni in cui gli si mette fretta.

Sono fonte di grande stress e quindi evitiamo di fare mille cose: la spesa, andare a trovare la nonna, la visita, la merenda dall’amichetto. Anche alla mattina, nonostante i molti impegni tra scuola, casa e lavoro, cerchiamo di organizzare i tempi in modo da non dover fare le cose di fretta, incalzando inutilmente i bambini.

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Come gestire l'arrivo di un fratellino
Come gestire l’arrivo di un fratellino

Qualcosa di più sulla gelosia

La gelosia è un sentimento che deriva dalla paura di perdere quello che si ha. Per i bambini più grandi la gelosia è spesso legata all’insicurezza, la paura di non essere adeguati, di non essere all’altezza. Questo può capitare ad esempio se i fratelli grandi già frequentano le elementari. Potrebbe nascere il timore che il nuovo arrivato possa essere o diventare più bravo di lui. Per questo è importante non utilizzare tutti quei commenti e paragoni che si sentono di frequente come:

  • “dorme di più di quanto dormivi tu”,
  • “mangia cose che tu non mangiavi”,
  • “dorme in qualsiasi situazione rispetto a quando tu eri piccolo”…

Più in generale sia con i fratelli grandi che con quelli più piccoli ricordiamoci sempre di non pretendere troppo da loro e concediamo anche qualche richiesta di attenzione in più.

Non chiediamo loro improvvisamente di allacciarsi le scarpe da soli, mettere la giacca da soli, lavarsi da soli, lasciamo loro la possibilità di tornare a essere piccoli, ancora qualche volta, in questa delicata fase di cambiamento. Per fare un esempio su tutti: se nella fase di preparazione gli avremo insegnato ad allacciarsi le scarpe da soli bene, diversamente non sarà nei primi mesi dall’arrivo del fratellino che potremo chiedere loro di farlo.

Ricordiamoci che i bambini non diventano grandi improvvisamente alla nascita del fratellino piccolo. Anzi, molto spesso sembra quasi diventino un po’ più piccoli, non è niente di anormale e non chiamiamola regressione, è semplicemente richiesta di attenzione e di vicinanza.

Quell’attenzione che una famiglia saprà dedicare con amore ascolto e coinvolgimento.