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Inverno e bambini: perché devono stare all’aperto anche se fa freddo

Stare all’aria aperta fa molto bene ai bambini e dovremmo abituarli a questo sin da piccolissimi, quando il nostro istinto protettivo ci suggerisce di stare più spesso al chiuso e al caldo, tra le mura di casa. I popoli nordici su questo tema hanno davvero molto da insegnarci, le famiglie lasciano infatti i bambini all’aria aperta per molte ore al giorno, anche molto piccoli, ancora nelle carrozzine.

Non sono genitori snaturati, pensano al benessere dei loro bambini. A quanti genitori sarà capitato di accorgersi dei lunghissimi pisolini che fanno i bimbi di uno o due anni nei passeggini in montagna o addormentati nei bob. Eppure, a casa di solito non dormono così tanto!

Senza pretendere di cambiare del tutto le nostre abitudini e avvicinarci ad una mentalità che è un po’ distante dalla nostra, è però importante capire bene i benefici della vita all’aria aperta per i bambini.

I benefici della vita all’aria aperta per i bambini

Il contatto con l’ambiente migliora lo sviluppo cognitivo, quello percettivo e quello emotivo, i bambini imparano anche per esperienza diretta, osservando e toccando tutto ciò che è intorno a loro. Aumentano la capacità di memoria e la capacità di rimanere attenti e concentrati nello svolgimento di piccoli compiti o giochi. La vita all’aria aperta inoltre mette alla prova continuamente e questo consente di ottenere un notevole aumento dell’autostima, aspetto davvero importante per lo sviluppo, per l’autonomia e per migliorare la capacità di controllo e di equilibrio. Ritrovarsi a giocare in mezzo alle foglie autunnali, tra sassolini e animaletti favorisce l’autoapprendimento e l’esplorazione sensoriale.

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Più sani all’aria aperta

Non si vuole demonizzare la tecnologia, che può avere anche una funzione importante nella crescita, ma sicuramente la vita semplice all’aria aperta, lontana da televisioni e tablet, consente ai bambini di sviluppare le proprie competenze pratiche e sociali, favorisce il problem solving e la collaborazione e contribuisce allo sviluppo delle diverse intelligenze.

Oltre a questi aspetti pedagogico-educativi dobbiamo anche pensare agli aspetti fisici, stare all’aperto:

  • fa bene al corpo,
  • migliora le capacità motorie,
  • consente di immagazzinare più vitamina D,
  • rinforzare il sistema immunitario.

Ci avviciniamo all’inverno passando per un tiepido autunno che è ancora uno stimolo per trascorrere i pomeriggi all’aperto ma ricordiamoci che anche quando il freddo si farà intenso i bambini dovranno continuare a vivere nella natura, nei parchi, nei giardini, con cappellino e sciarpa o nelle carrozzine ben coperti ma all’aperto, non in casa al caldo fino a sera.

Inverno e bambini: perché devono stare all’aperto?

I bambini all’aperto si ammalano di più?

E l’ultimo mito da sfatare è quello della malattia, i bambini che stanno molto all’aperto, anche in inverno, se coperti nel modo giusto, non si ammalano di più, anzi. Frequentano ambienti esterni in cui i virus fanno più fatica a circolare rispetto agli ambienti chiusi.

Lasciamo che i bambini stiano nella natura, si accorgano del trascorrere delle stagioni, incontrino nuovi bambini e sviluppino le competenze relazionali, saltino, corrano e si arrampichino nei parchetti. Anche quando le giornate diventano più corte, anche quando il freddo diventa più pungente, anche quando gli sport e gli impegni pomeridiano riempiono le agende. Perché un bambino nella natura è un bambino aperto al mondo.