L’Università La Sapienza e Crescere Insieme hanno realizzato un progetto di ricerca dedicato alla fascia 0-3 anni: ‘La Natura a scuola’, uno studio che ha coinvolto 125 bambini e bambine tra i 20 e i 36 mesi in quattro delle strutture romane di Crescere Insieme – Esperia.
Il progetto di Ricerca-Azione, elaborato dal team della Sapienza, è stato realizzato grazie al lavoro degli educatori e dei coordinatori dei due asili romani di Crescere Insieme con l’obiettivo di andare oltre la conoscenza dell’impatto positivo che l’Outdoor Education ha sui bambini, conoscenza già ampiamente acquisita, e dimostrare l’influenza del contatto con l’ambiente e la natura soprattutto sullo sviluppo cognitivo.
La Ricerca-Azione non ha l’obiettivo di ampliare la preparazione sul tema indagato ma piuttosto quello di comprendere la situazione ‘in azione’, per modificarla e misurare il cambiamento dei comportamenti in una situazione in cui il contesto educativo è già parte integrante dello svolgimento della ricerca.
Lo studio dell’Università La Sapienza
E così il team si è messo accanto ai piccoli ad osservare i progressi mentre giocavano con i percorsi sensoriali, mentre esploravano l’orto e osservavano le coccinelle. Tutti gli educatori coinvolti nel progetto sono stati precedentemente formati per costruire le griglie di osservazione necessarie a cogliere i cambiamenti dei comportamenti dei bambini. Dalle osservazioni è emerso un quadro di grande interesse per i ricercatori:
- i bambini hanno aumentato la flessibilità cognitiva, la capacità di passare dal pensare a due concetti diversi e pensare a più concetti contemporaneamente
- i bambini hanno sviluppato maggiormente l’inibizione cognitiva, quell’abilità che permette loro di regolare il proprio comportamento in modo da produrre una risposta adeguata rispetto al contesto in cui si trovano o all’obiettivo che devono raggiungere.
Se fino ad ora sapevamo che la vita all’aria aperta provoca benessere al corpo e alla mente perchè vivere nella natura insegna a rispettare l’ambiente e migliorare la percezione di sé nel mondo, ora scopriamo che c’è anche un impatto positivo sulle capacità cognitive dei bambini, aspetto che stimolerà nuovi studi e modelli di ricerca.
Le varia fasi dello studio
“La pandemia ha restituito la natura ai bambini e questa è la più grande opportunità che è derivata da questa difficile crisi sanitaria” commenta Margherita Fassari, Psicologa dell Sviluppo e Coordinatrice Psicopedagogica delle strutture di Crescere Insieme “Durante l’emergenza di Covid19 abbiamo tenuto i bambini molto di più all’aria aperta e abbiamo scoperto nuovi comportamenti che ci hanno stimolato dal punto di vista educativo. La speranza ora è non perdere questa lezione imparata e continuare a lasciare ai bambini la natura anche nelle stagioni meno semplici, con i giorni piovosi e freddi, con le pozzanghere e le nebbie, ma con la certezza di contribuire a rendere migliore la crescita in una fase della vita così ricettiva e sensibile agli effetti dell’ambiente esterno” conclude la Dottoressa Fassari.
Il progetto di Ricerca Azione continuerà a settembre con la raccolta dei questionari consegnati alle famiglie che hanno l’obiettivo di verificare se i genitori hanno riscontrato un cambiamento nei comportamenti dei bambini. La ricerca verrà poi ampliata ad un maggior numero di strutture e di bambini per continuare l’osservazione su più ampia scala.